Territorio e Terza Missione

Il Dipartimento di Studi Giuridici ed Economici offre il proprio contributo allo sviluppo delle persone e della comunità attraverso la produzione di beni pubblici aventi contenuto scientifico, culturale, educativo e sociale, per contribuire ad aumentare il generale livello di benessere della società.

In questa “missione” il Dipartimento mette a disposizione in maniera gratuita una molteplicità di saperi, di tipo giuridico, sociale, politico, economico, contribuendo a programmi di sviluppo locale e nazionale con soggetti privati, enti territoriali, ministeri.

Negli ultimi tre anni (2020, 2021 e 2022), il Dipartimento ha svolto attività di Terza Missione prevalentemente in quattro aree strategiche: i) interventi in favore della popolazione carceraria, ii) divulgazione e formazione in ambito penalistico, iii) creazione di valore pubblico e progetti di cittadinanza attiva, iv) iniziative in materia di welfare ed occupazione. Le attività censite fanno parte degli ambiti di attività indicati in Tabella.

Ambiti di attività delle principali attività di Terza Missione

Ambito di attività

n.

Valorizzazione della proprietà intellettuale o industriale

0

Imprenditorialità accademica

0

Strutture di intermediazione e trasferimento tecnologico

2

Produzione e gestione di beni artistici e culturali

1

Sperimentazione clinica e iniziative di tutela della salute

0

Formazione permanente e didattica aperta

7

Attività di Public Engagement

9

Produzione di beni pubblici di natura sociale, educativa e politiche per l’inclusione

0

Strumenti innovativi a sostegno dell’Open Science

1

Attività collegate all’Agenda ONU 2030 e agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs)

0

Fonte: Segreteria amministrativa DSGE

Le attività di Terza Missione svolte dal Dipartimento hanno spesso coinvolto altre strutture di Ateneo (è il caso, ad esempio, della mostra interattiva organizzata nell’ambito del Progetto Oltre i Sensi – Il Braille come strumento di inclusione e integrazione (Prof. Andrea Billi), allestita presso il Palazzo del Rettorato. Molte attività di Terza Missione svolte dal Dipartimento hanno un connotato multidisciplinare, come nel caso del già citato Progetto Oltre i Sensi, se non addirittura transdisciplinare, come nel caso dei Dialoghi sulla Legalità (Prof. Pasquale Bronzo).

Molte attività di Terza Missione, inoltre, hanno beneficiato di finanziamenti di Ateneo, o provenienti da enti esterni pubblici o privati, o di contributi in kind. È il caso, ad esempio, dei progetti di Terza Missione – o di ricerca con profili di interesse per la Terza Missione – vinti dal Dipartimento o ai quali alcuni componenti del Dipartimento partecipano. Ma è il caso anche del progetto PON Giustizia Agile e de “La Scuola di Applicazione Giuridico-Criminale di Roma, tra didattica e ideologia (1911-1931)”. È il caso, infine, del progetto “Costruire la cittadinanza: partecipazione, legalità, solidarietà”.

Le attività di Terza Missione sono spesso svolte in luoghi esterni al Dipartimento e spesso anche all’Ateneo. I beneficiari interni delle attività di Terza Missione del Dipartimento sono in primo luogo i componenti del Dipartimento, che trovano in tali attività importanti momenti di riflessione interdisciplinare e di aggregazione dei temi di ricerca, e gli studenti, che beneficiano di ulteriori attività di formazione ed informazione su temi di attualità e di interesse generale.I beneficiari esterni delle attività di Terza Missione del Dipartimento comprendono un vasto insieme di persone fisiche e giuridiche. Se la principale area strategica di attività ha per oggetto la popolazione carceraria, le numerose attività di public engagement svolte dal Dipartimento si rivolgono prevalentemente al vasto pubblico di fruitori dei mass-media. Le attività di formazione, poi, hanno come target pubblici ben identificati (gli avvocati, i magistrati, ecc.). Le audizioni svolte, infine, producono valore pubblico in quanto sono destinate ad informare i decisori politici di aspetti tecnici riguardanti le norme oggetto di discussione, la loro applicazione e i loro impatti.

Ma questi, d’altra parte, sono soltanto i beneficiari finali. Nelle attività di Terza Missione, il Dipartimento entra in contatto con un vasto e differenziato insieme di organizzazioni pubbliche e private (si pensi, ad esempio, al Parlamento Italiano, ai numerosi quotidiani e siti web sui quali scrivono i Professori e i Ricercatori del Dipartimento) e private sociali (si pensi alle numerose associazioni con le quali il Dipartimento dialoga). Con tali istituzioni si crea dunque l’occasione di ideare e co-progettare iniziative condivise anche per gli anni a venire.

Gli impatti prodotti dalle attività di Terza Missione del Dipartimento sono di natura sociale e culturale, ma non mancano impatti di natura economica. Per quanto riguarda gli impatti di natura sociale, si segnalano gli impatti in termini di pari opportunità e inclusione (si pensi a tutte le iniziative dell’area strategica 1 in favore della popolazione carceraria), partecipazione civica (si pensi, ad esempio, agli impatti del progetto “Costruire la cittadinanza: partecipazione, legalità, solidarietà”), di costruzione di reti (il riferimento, qui, è al progetto “GBD (Global Burden of Disease) Italian Initiative”) e alla creazione di nuove professionalità (si pensi, in questo caso, alle numerose attività di formazione svolte dai componenti del Dipartimento).

Per quanto riguarda gli impatti di natura culturale, si segnala l’impatto del progetto Progetto Oltre i Sensi – Il Braille come strumento di inclusione e integrazione (Prof. Andrea Billi), ma anche l’impatto del progetto La Scuola di Applicazione Giuridico-Criminale di Roma, tra didattica e ideologia (1911-1931) (Prof. Valerio Aiuti), e di tutte le attività di comunicazione svolte dai componenti del Dipartimento.

Infine, per quanto riguarda gli impatti di natura economica, si segnala il contributo del Progetto PON Giustizia Agile PNRR in termini di miglioramento dell’efficienza e delle prestazioni degli uffici giudiziari, attraverso l’innovazione tecnologica, il supporto organizzativo alla informatizzazione e telematizzazione degli uffici giudiziari e l’attivazione di interventi di change management. Si segnala, inoltre, l’impatto del progetto GBD (Global Burden of Disease) Italian Initiative in termini di produzione di informazioni per l'elaborazione dei piani di prevenzione regionali (Toscana, Friuli, Emilia Romagna, Piemonte) e l'organizzazione di specifici servizi sanitari.

Nell’ambito del Dipartimento, lo sviluppo e monitoraggio delle attività di Terza missione sono garantiti dalla Commissione per la terza missione.

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